FESTA DEGLI ORTI APICESI: QUANDO IL TERRITORIO INCONTRA IL FUTURO DELL'AGROALIMENTARE
Un weekend di settembre che ha trasformato un piccolo centro del Sannio in laboratorio di idee per l'agricoltura di domani
Il Sannio Beneventano si Racconta
Nel cuore pulsante della Campania, Apice ha dato vita a qualcosa di più di una semplice sagra paesana. La "Festa degli Orti Apicesi" ha rappresentato un vero e proprio momento di riflessione sul presente e futuro dell'agricoltura locale, dimostrando come le comunità dell'entroterra possano essere protagoniste di un cambiamento sostenibile.
L'evento ha saputo coniugare la celebrazione dei sapori autentici con un dibattito serio sulle prospettive economiche del territorio, offrendo spunti concreti per chi vive ogni giorno la sfida di mantenere vive le tradizioni agricole. Non solo vetrina di prodotti tipici, ma occasione per discutere di modelli di sviluppo e nuove opportunità per le aziende del territorio.
Un Convegno nel Cuore della Tradizione
Il momento culturale più significativo è stato il convegno “Sapori genuini che raccontano la tradizione: 𝐒𝐚𝐩𝐨𝐫𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐮𝐢𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐑𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐔 𝐏𝐞𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐒𝐢𝐜𝐜𝐨 𝐄 𝐔 𝐅𝐫𝐢𝐚𝐫𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨”, ospitato nel suggestivo Mercato Coperto di Piazza della Sapienza.
La scelta del Mercato Coperto di Piazza della Sapienza non è stata casuale: questo spazio rappresenta da generazioni il punto nevralgico degli scambi commerciali locali e continua a essere testimonianza vivente di una cultura mercantile che ha radici profonde.
Il confronto ha messo in luce come questi luoghi storici possano essere ripensati per diventare hub moderni di promozione territoriale, senza perdere la loro anima autentica.
Tradizione e Innovazione: Due Facce della Stessa Medaglia
Daniela D’Oro, assessore all’agricoltura, ha aperto i lavori sottolineando come l’agricoltura ad Apice sia molto più di un’attività economica: è custodia di una memoria collettiva che unisce generazioni. Il progetto delle “Tre A – Aziende Agricole Apicesi” nasce proprio per tutelare qualità, tracciabilità e identità territoriale, rafforzando il legame con prodotti simbolo come il peperone secco “Paparo” e il friariello.
La dirigente ASL Filomena Iadanza , dall'alto della sua esperienza nell'Osservatorio Nazionale, ha spiegato l’importanza dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), che non sono soltanto etichette burocratiche, ma strumenti di tutela della biodiversità, garanzia di autenticità per i consumatori e opportunità economica per i produttori. La sua analisi ha sottolineato come questi alimenti rappresentino non solo un patrimonio culturale, ma anche una scelta salutare per i consumatori sempre più attenti al benessere.
Ignazio Catauro, coordinatore del Distretto del Commercio Alto Sannio, ha posto l’accento sulla necessità di fare sistema: “La sfida è passare dalla passione dei singoli alla forza di una comunità organizzata”. Il distretto, che unisce 26 comuni e migliaia di imprese, rappresenta un modello di rete territoriale capace di trasformare eccellenze locali in vere risorse economiche.
Ignazio ha illustrato il modello del Distretto del Commercio "Alto Sannio" come esempio virtuoso di aggregazione. La sua visione punta a superare l'individualismo produttivo per costruire una rete solida che coinvolga i comuni e le imprese.
La Sfida della Visibilità: Il Nodo Cruciale
Il Digitale Come Alleato, Non Come Nemico
L'intervento di Vincenzo Giangregorio, CEO di Origo Market, ha spostato il focus su una questione cruciale: la visibilità, la necessità di abbattere le barriere che separano i produttori dai consumatori finali. La sua analisi ha evidenziato come l'eccellenza produttiva, da sola, non sia più sufficiente in un mercato sempre più connesso e globale.
“Non basta produrre bene. Se non vieni visto, non vendi. È necessario aprirsi, farsi conoscere, creare comunità reali e virtuali che perseguano obiettivi comuni di crescita e valorizzazione.”
Molti piccoli produttori realizzano eccellenze frutto di passione e tecniche artigianali, ma restano confinati in circuiti locali. L’ostacolo non è solo tecnologico ma culturale: occorre imparare a comunicare il valore dei prodotti e a giustificarne il prezzo, spesso non concorrenziale rispetto agli standard industriali, perché dietro ogni etichetta ci sono lavoro, qualità e salute.
Mercati Storici e Piattaforme Digitali: Una Sinergia Necessaria
Il Mercato Coperto di Apice resta un patrimonio di inestimabile valore, punto di riferimento storico per la comunità. La sua valorizzazione richiede un equilibrio delicato: conservarne l’autenticità al suo interno e allo stesso tempo renderlo più attrattivo, moderno e fruibile per un pubblico nazionale e internazionale.
Ma i mercati fisici, da soli, non bastano più. È indispensabile affiancarli con strumenti digitali che amplino la visibilità e aprano l’accesso a nuovi mercati. Origo Market nasce proprio da questa visione: un marketplace digitale che permette ai piccoli produttori di unirsi in una community virtuale, condividere competenze e raggiungere consumatori consapevoli in tutta Italia e oltre.
Consapevolezza del Consumatore: Prezzo e Salute
Un passaggio centrale dell’intervento di Origo Market ha riguardato la consapevolezza del consumatore. Spesso i prodotti industriali a basso costo nascondono un prezzo più alto sulla salute. Investire in prodotti genuini significa fare una scelta di benessere, sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
La filiera corta diventa così un vantaggio reciproco: meno passaggi intermedi, maggiore equità per i produttori e garanzia di qualità per chi acquista.
La discussione ha superato il semplice rimpianto per i "bei tempi andati", concentrandosi su soluzioni pratiche per rendere sostenibili le piccole produzioni agricole. È emersa chiaramente la necessità di:
- Sviluppare canali di distribuzione alternativi alla grande distribuzione
- Educare i consumatori al valore nutritivo e ambientale dei prodotti locali
- Creare sinergie tra produttori per ridurre i costi e aumentare la forza contrattuale
- Integrare strumenti digitali per raggiungere mercati più ampi
Il Ruolo delle Istituzioni e delle Associazioni
Perché questo percorso sia possibile, serve il sostegno delle istituzioni locali, delle associazioni e dei distretti commerciali. I produttori devono potersi concentrare sulla loro vocazione – creare eccellenze – avendo la certezza di canali di distribuzione efficaci e prezzi equi.
Per rendere concrete queste visioni serve un ecosistema di supporto che coinvolga enti locali, associazioni di categoria e distretti commerciali. I produttori devono poter contare su:
- Formazione specifica su marketing e digitalizzazione
- Supporto logistico per la distribuzione
- Politiche fiscali favorevoli alle piccole produzioni
- Facilitazione nell'accesso al credito
Verso un Futuro Sostenibile
La Festa degli Orti Apicesi ha dimostrato che ad Apice esiste una comunità viva e consapevole, pronta a difendere e rilanciare il proprio patrimonio agricolo e culturale.
Il messaggio che emerge va oltre i confini locali: tutte le aree interne del Mezzogiorno sono chiamate a immaginare un futuro in cui tradizione e innovazione non siano in contrapposizione, ma due facce della stessa medaglia.
L'esperienza di Apice offre un modello replicabile per molte realtà dell'Italia meridionale che si trovano ad affrontare sfide simili. La chiave del successo sembra risiedere nella capacità di bilanciare rispetto per le tradizioni e apertura all'innovazione, creando un circolo virtuoso che benefici produttori, consumatori e territorio.
Apice Come Modello
La Festa degli Orti Apicesi dimostra che anche i piccoli centri possono diventare laboratori di innovazione sociale ed economica. L'esempio di questa comunità del Sannio può ispirare altre realtà dell'entroterra italiano a credere nelle proprie potenzialità.
Il messaggio è chiaro: tradizione e modernità non sono antagonisti, ma possono collaborare per costruire un futuro più equo e sostenibile per l'agricoltura italiana.
Origo Market: Un Ponte tra Radici e Innovazione
Origo Market si impegna ad accompagnare i produttori in questo percorso. Non solo una vetrina digitale, ma un ecosistema completo: marketing, logistica, formazione e strumenti di visibilità. Una comunità dove tecnologia, cultura e artigianalità si incontrano per raccontare e far crescere l’eccellenza italiana.
La Festa degli Orti Apicesi ci ha ricordato che il futuro dell’agroalimentare passa dalla capacità di raccontare il valore autentico di ogni prodotto e di ogni storia. Noi di Origo Market siamo qui per essere parte attiva di questo racconto.
👉 Scopri i prodotti tradizionali del Sannio su Origo Market e sostieni i piccoli produttori artigianali: insieme possiamo costruire un futuro più sano, equo e sostenibile.
La strada verso la valorizzazione dei territori passa dalla capacità di raccontare storie autentiche e di creare connessioni genuine tra chi produce e chi consuma. In questa sfida, ogni strumento che aiuti a costruire ponti - fisici o digitali - diventa un alleato prezioso per le comunità che vogliono crescere senza perdere la propria anima.





